Frammenti di vita

Frammenti di vita

Willie Bester e la denuncia politica

Willie Bester divenne noto per le sue creazioni con tecniche miste. Con le sue opere traccia i drammatici sviluppi sociali e politici nel Sud Africa post-apartheid. Affronta questioni di criminalità, avidità, povertà, corruzione e responsabilità del governo nel nuovo sudafricano. Espone le complessità di questa nuova società dando una voce, necessaria alla consapevolezza sociale.

Georges Adéagbo: intrecci di culture

L’artista beninese Georges Adéagbo, è conosciuto per la realizzazione di complessi assemblaggi site-specific di oggetti recuperati. Conduce per circa vent’anni una vita appartata, in povertà, affidandosi a ciò che raccoglie per strada, nelle discariche e nei mercati. La sua casa è piena di oggetti di ogni tipo. È così che esprime uno spazio mentale altrimenti nascosto.

Il design di Fernando e Humberto Campana.

Fernando e Humberto Campana lavorano insieme come designer a San Paolo del Brasile dal 1989. La loro città di origine sono una fonte inesauribile di idee per i loro progetti. Ispirati dalle favelas, i Fratelli Campana trovano bellezza e mistero attraverso il riciclaggio e il riutilizzo di materiali umili e di scarto. La grande sfida è la trasformazione, prendere un materiale a cui nessuno guarda più ma che in realtà può portare luce e dare eleganza.

L’esercito di rifiuti di Ha Schult

Ha Schult è un artista concettuale tedesco. Famoso per le sue opere realizzate con la spazzatura, critica fortemente la società consumistica in cui viviamo. È il primo artista europeo ad affrontare il tema degli squilibri ecologici, focalizzando l’attenzione sulle città. Le sue opere si fondono con la bellezza dei monumenti che le circondano, stupendo lo spettatore ma facendolo anche riflettere sull’enormità del problema. “Produciamo spazzatura e saremo spazzatura”.

John Dahlsen e l’estetica del riciclo

È un giorno come un altro sulle coste australiane. Il mare si infrange sulle remote spiagge a sud del New South Wales. Passeggiando in questi luoghi meravigliosi, John Dahlsen si scontra con una dura realtà. Una quantità di rifiuti plastici è sparpagliata qua e là in mezzo alla natura. La sua arte condivide un messaggio positivo sull’esperienza estetica e crea un dialogo con lo spettatore, che viene chiamato in causa per migliorare il nostro pianeta.

Benjamin Von Wong: la consapevolezza dalle fotografie

Benjamin Von Wong è un artista, attivista e fotografo canadese noto per le sue installazioni artistiche ambientali. È un sostenitore di Ocean Plastics, associazione che lavora per liberare gli oceani dalla plastica e che studia come produrre imballaggi realizzati con materiali riciclati. L’artista vuole incoraggiare le persone a ridurre il consumo di plastica e oggetti monouso. Le sue fotografie costringono il mondo ad aprire gli occhi.

Racconti a colori: Pascale Marthine Tayou

Straniero, nomade, viaggiatore: queste le definizioni più usate da Pascale Marthine Tayou per definire se stesso. L’ispirazione per le sue opere viene dalla sua vita quotidiana, dalla cultura africana che si confonde con quella europea. Racconta storie che si ispirano alla sua vita e per farlo molto spesso utilizza materiali di scarto.

Enrica Borghi: la seduzione dei rifiuti

Il gesto creativo di Enrica Borghi dà nuova vita, bellezza e forma a oggetti destinati alla discarica e all’oblio. Gli scarti, lacerati e ricomposti, acquistano una diversa dimensione caratterizzata da una stratificazione di significati e di senso in continuo mutamento. Con le sue opere indaga i temi del riuso, dell’ambiente e della femminilità.

Immersi nei rifiuti: le fotografie di Gregg Segal

Il fotografo statunitense Gregg Segal affronta il suo lavoro con la sensibilità di un sociologo. Usa il mezzo per esplorare la cultura, la nostra identità, memoria, comportamento, ruoli, credenze e valori. Attinge al suo background nella scrittura e nel cinema per realizzare immagini che sono drammi a fotogramma singolo, con un senso di qualcosa che è o sta per accadere. Alcuni dei suoi progetti sono incentrati sui rifiuti. Fin da bambino si è chiesto della spazzatura: dove va e cosa succede quando finiamo i posti dove metterla? 

Tradizione e denuncia nell’arte di Romuald Hazoumè

Allegoria della decadenza dell’Africa, un paese dove la gente è costretta a contrabbandare le risorse della loro stessa terra, le installazioni di Romuald Hazoumè sono composte da oggetti della vita quotidiana, che l’artista trasforma in opere d’arte ricercate dai più grandi musei del mondo. Opere potenti che denunciano le contraddizioni di un continente bellissimo e spietato allo stesso tempo. Schiavitù, razzismo e colonizzazione sono i temi più affrontati dall’artista.